mercoledì 3 novembre 2010

Pasolini: le sciocchezze di Mollicone, presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale


Alemanno, Mollicone, Pasolini, Gay-pride e Gilad Shalit. Cosa li lega ? L'ignoranza e l'arroganza dell'attuale Giunta Capitolina. In occasione del 35° anniversario della morte di Pasolini, Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale, ha detto: "E’ noto a tutti come Pasolini non fu particolarmente amato dalla sinistra, che ne decretò l’espulsione dal Pci nel 1949". Mollicone vaneggia. Associa alla sinistra un episodio confinato in un Pasolini 27enne, espulso dalla federazione del Pci di Pordenone per "indegnità morale", dimenticando però che Pasolini fu poi assolto nel 1952 "perché il fatto non costituisce reato e per mancanza di querela". Mollicone ha ricordato anche un modesto dibattito (non un 'convegno') svoltosi il 3 dicembre 1988, nella sezione romana del Msi di via Acca Larenzia (in foto), in cui Pasolini (secondo Mollicone) fu rivalutato dalla destra. In realtà Pasolini finì per essere etichettato "un intellettuale corsaro, come Prezzolini, come Papini, come Mussolini" proprio da quel Lodovico Pace, al tempo responsabile culturale della Federazione romana missina. Insomma, un bel po' di confusione, segno di un forzato ma raffazzonato revisionismo: quattro dati e pure sbagliati. Ma non finisce qui. Mollicone è quel personaggio che definì osceno, arrogante e 'burlesca parata da circo' il Gay Pride a cui Alemanno non ha mai dato il patrocinio del Comune di Roma in quanto "manifestazione di tendenza in cui ci sono delle richieste specifiche che non sono condivise da tutti". Invece quest'anno Alemanno era talmente sicuro che tutti i cittadini romani condividessero le sue idee da conferire la cittadinanza onoraria di Roma a Gilad Shalit, il caporale israeliano rapito da Hamas tre anni fa. Una forzatura per rimanere vicino ai forti poteri economici degli ebrei di Roma. Troppa ignoranza da una parte, tanta arroganza dall'altra. Aspettiamo il prossimo 2 novembre per vedere cosa inventeranno di nuovo gli stessi signori che hanno usato quest'anno Pasolini per pura propaganda.

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