LA VERITA' (come da d.d. n.2393 del 15.10.2013)
- in data 05.6.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha approvato i progetti per la valorizzazione turistica e culturale del Municipio X chiedendone conclusione e rendicontazione entro il 30.9.2013;
- in data 11.9.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha comunicato al Municipio X lo spostamento dei termini di rendicontazione al 30.10.2013;
- in data 25.9.2013 il presidente del Municipio X, Tassone, ha richiesto all'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA "di ricalibrare le iniziative proposte sulla base degli intervenuti cambiamenti" (=avvicendamento degli incarichi politici ed amministrativi di 3 mesi prima!) chiedendo al 31.12.2013 la proroga dei termini di conclusione e rendicontazione;
- in data 10.10.2013 la giunta municipale ha deliberato di pubblicare un nuovo avviso, annullando i due progetti iniziali, e proponendo 9 nuovi progetti, fissandone realizzazione e rendicontazione al 31.12.2013 in attesa della concessione della proroga;
- in data 15.10.2013 è stato pubblicato l'avviso con scadenza 25.10.2013 per la presentazione delle offerte;
- in data 12.12.2013 l'agenzia regionale Sviluppo Lazio SpA ha negato la proroga.
La nuova giunta si è insediata il 24 giugno, è cambiato il quadro dei dirigenti, a luglio si è accertata l’impossibilità di realizzare i progetti iniziali nelle scadenze previste, non erano disponibili fondi, si è chiesto a Sviluppo Lazio di concedere una proroga e, in attesa di una risposta, si è proceduto alla pubblicazione di un avviso per rendere pubblica la partecipazione, ricevendo otto diverse proposte. "Purtroppo, Sviluppo Lazio ha confermato l’impossibilità di concedere una proroga, e siamo stati costretti a revocare il bando".
CONCLUSIONI
- fondi: il 25.9.2013 si erano reperiti i fondi municipali, altrimenti non si sarebbe potuto procedere alla richiesta di proroga.
- tempi: fissando il termine della presentazione delle offerte al 25.10.2013 si riteneva che entro il 31.12.2013 si potevano realizzare e rendicontare i progetti.
- domanda: se a luglio già si era certi che sarebbe stato necessario un nuovo bando e che comunque i fondi si sarebbero trovati, considerata la scadenza di fine settembre (poi prorogata al 30 ottobre), identica a quella adottata ad ottobre, perché il bando si è fatto solo il 15.10.2013 perdendo ben 3 mesi? Negligenza o incapacità?
A Lorenzatti sfugge il fatto che, per il principio della continuità amministrativa, non interessa al cittadino e alla cultura se una giunta politica si avvicenda ad un'altra giunta politica: i 64mila euro erano disponibili da parte della Regione Lazio a giugno 2013 (mediante l'agenzia Sviluppo Lazio SpA) e questo Municipio non è riuscito ad averli né a spenderli. Punto e basta. A Lorenzatti ricordiamo inoltre che questa giunta ed il suo assessorato sono invece riusciti a fare e ad assegnare altri bandi di gara nonché a reperire fondi in meno di 10 giorni e per esempio ancora non è chiaro come siano stati assegnati in fretta e in furia ben 40mila euro per discutibili attività in occasione delle feste di fine anno. La scusa delle tempistiche e dei fondi non rispettati dalla precedente giunta, scusa recitata da Lorenzatti, è ridicola e grottesca se confrontata con il suo recente operato.
Lorenzatti non si prende alcuna responsabilità ma insinua irregolarità amministrative della precedente giunta, indicando motivazioni da codice penale. Se così fosse, se questa giunta vuole veramente fare 'trasparenza amministrativa', se veramente Sviluppo Lazio SpA è stata così incauta da assegnare fondi al Municipio in assenza di regolarità amministrativa o addirittura non controllando le fasi successive (tempistiche e fondi), ci aspettiamo che ora Lorenzatti avvii un procedimento amministrativo e/o penale, denunciando alle autorità preposte quello che sostiene. Ricordiamo che Lorenzatti è un pubblico ufficiale e che l'articolo 361 del Codice Penale punisce il pubblico ufficiale che "omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni". In fondo, questa è la linea che sostiene il presidente del Municipio, Tassone, invitando i cittadini a rivolgersi ai Carabinieri di Ostia (in via dei Fabbri Navali) per ogni dubbio sulle attività svolte dal Municipio: "è tutto attenzionato dalle forze dell'ordine".
Se si tratta di illecito amministrativo, Lorenzatti si rivolga dunque all'Ente appaltante (Sviluppo Lazio SpA) chiedendo chiarimenti per approfondire la questione.
Se si tratta di un reato di pubblici agenti contro la pubblica amministrazione (in particolare, da come Lorenzatti descrive i fatti: Art. 316-bis, Malversazione a danno dello Stato; Art. 316-ter, Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato), Lorenzatti denunci all'autorità giudiziaria quanto a sua conoscenza.
Se invece Lorenzatti, come crediamo, non farà nulla di tutto questo, presenteremo noi un esposto.
Questo gioco di far risultare gli altri cattivi senza andare fino in fondo ma solo per scaricare le proprie colpe, ci ha ampiamente stufato. Resta solo un fatto: questo Municipio, non essendo in grado di assicurare continuità amministrativa, ha perso 64mila euro. Lorenzatti se ne faccia una ragione e risponda con fatti senza fare chiacchiere. Al contrario, il nostro esposto è già pronto.
P.S. - Lorenzatti non capisce molto di diritto amministrativo. Dichiara che il Municipio avrebbe dovuto fare un avviso pubblico. Il Municipio ha già risposto a un “Avviso pubblico per manifestazione d’interesse. Concessione di contributi per la valorizzazione turistica del litorale del Lazio” in qualità di soggetto partecipante che aveva ben chiaro che le attività dovevano essere concluse e rendicontate a Sviluppo Lazio entro e non oltre i tempi stabiliti. Questo Municipio, con Lorenzatti e Tassone, ha avuto ben due direttori, avvicendatisi tra di loro, che hanno seguito la vicenda: Rodolfo Murra e Paolo Sassi. Oggi, diventato direttore Claudio Saccotelli, il primo (Murra) siede in Comune come Capo dell'Avvocatura Capitolina, il secondo (Sassi) è, sempre dentro l'Avvocatura Capitolina, l'unico Dirigente Amministrativo: possibile che questi due campioni in diritto amministrativo non siano riusciti a trovare una soluzione con Lorenzatti affinché non si perdessero 64mila euro?
P.P.S. - A Lorenzatti, sapendo che ci legge, facciamo l'ultima domanda: su quale fondo di spesa sono rimasti i 12.800 euro del co-finanziamento municipale impegnati con d.d. n.3053 del 27.11.2012? Nella nostra denuncia non c'è alcuna difesa o attacco politico ma la volontà di non buttare soldi per incapacità o negligenza.
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